Lettera di saluto e formazione online InAgorà

23 Mar

Verona, 18 marzo 2020

 

Carissimi e carissime,

auguradoci in primis che tutti voi stiate bene, vi scriviamo in questi giorni non facili per il nostro Paese perché vi siamo vicine e per tentare di tenerci “ancorati”.

Il nostro percorso subisce, inevitabilmente, alcune modifiche soprattutto perché, essendo una formazione/azione, ci mancano gli alunni nella consueta modalità “in presenza”.

Manca molto anche la nostra classe fisica, quella fatta di sguardi, di non detti, di profumi e non solo – data l’età dei ragazzi – delle risate, di qualche spalluccia e di tanto altro che solo l’incontro interpersonale ci fa vivere.

Sicuramente tutti voi state operando al meglio con modalità di didattica a distanza; la sfida che vi lanciamo è di riflettere assieme su come promuovere lavori che mantengano alcune delle caratteristiche che gli studenti hanno vissuto in classe sperimentando i principi del Cooperative Learning e dell’Approccio InAgorà.

Ci piacerebbe organizzare una video-riunione finalizzata ad uno scambio di esperienze e/o idee di personalizzazione, di azioni cooperative a distanza volte a rinforzare quella che in questo periodo potrebbe diventare la nostra “web community”.

Se per voi può andar bene, ci potremmo incontrare giovedì 26 marzo alle ore 17:00; potremmo usare l’ambiente di G suite, abbiamo tutte le vostre mail e vi faremo pervenire l’invito.

Se cortesemente date un feedback a questa mail, potremo capire in quanti saremo e valutare come organizzarci affinché il collegamento sia efficace.

Sono arrivate poche adesioni alla giornata del 3 giugno; sarebbe bene, come avevamo richiesto nel nostro ultimo incontro, avere gli elenchi quanto prima per poter organizzare al meglio la giornata.

Prima di salutarvi vorremmo condividere una nostra riflessione:

prima del Covid-19 o più semplicemente Coronavirus, a livello globale era difficile comprendere il significato di interdipendenza positiva, non si percepivano obiettivi comuni. Ora invece ci accorgiamo che siamo tutti sulla stessa barca/Terra e che la personale responsabilità o irresponsabilità determina la salvezza o l’aggravarsi della situazione locale, nazionale e mondiale.

Il nostro fermarci sta sortendo tanti differenti effetti ed uno, a tutti palese, è il modificarsi del contesto; un esempio tra tanti è la possibilità di vedere i pesci nei canali di Venezia!!!!

Quante volte in questo percorso abbiamo riflettuto assieme sull’importanza del contesto…

Come si può star bene in un contesto malato? Le malattie “erano” nelle relazioni, nell’inquinamento, nei soprusi, negli egoismi, nell’indifferenza…

Questo VIRUS è una nuova GUERRA e forse ci stiamo accorgendo che la vinceremo solo se impareremo ad essere  una vera COMUNITÀ globale!!!

Vi salutiamo caramente, Stefania e Marta