ConcertAzioni – La discriminazione linguistica nelle scuole italiane (e come combatterla) (3)

16 Set

Il video  si concentra sulla situazione scolastica italiana. In Italia, la presenza di studenti di origine straniera è arrivata a toccare il 10% del totale degli alunni. Se da un lato le istituzioni promuovono il multilinguismo e il multiculturalismo nelle classi italiane, sono ancora troppo poche le indicazioni fornite ai docenti. Questi seguono perlopiù una “ideologia della lingua standard” secondo cui l’accento straniero può essere equiparato a una deviazione. Il video riporta i risultati di tre studi del gruppo di ricerca UniSi atti a descrivere e meglio comprendere questa “schizofrenia linguistica” scolastica italiana. Nel primo studio, 144 insegnanti toscani hanno mostrato, tramite risposte a questionari, atteggiamenti espliciti positivi verso il multiculturalismo, mentre erano decisamente più critici nei confronti dell’accento straniero in classe. Sembra inoltre che chi si definisce meno permissivo nei confronti dell’accento straniero si percepisca anche meno favorevole nei confronti di pratiche multiculturali e multilingue. Nel secondo studio, si è tentato di mettere in relazione gli atteggiamenti esplicitamente espressi dagli insegnanti sulle etnie presenti nelle loro classi con le loro aspettative sul rendimento scolastico degli studenti con retroterra straniero. I risultati suggeriscono che, sebbene alcune etnie vengano ritenute molto “competenti” (ad es., gli studenti cinesi), le aspettative scolastiche degli insegnanti nei confronti degli studenti con retroterra straniero sono generalmente più basse di quelle riservate agli studenti italiani. Il terzo studio chiude il ciclo dedicato al punto di vista degli insegnanti con uno sguardo sui loro atteggiamenti impliciti sull’accento cinese. Gli insegnanti hanno mostrato atteggiamenti impliciti negativi nei confronti dell’italiano parlato con accento cinese. Per contro, non si trova alcuna traccia di questa negatività nelle loro considerazioni esplicite sul multiculturalismo e multilinguismo a scuola. Il terzo studio prende in esame anche il punto di vista degli studenti, chiedendo loro cosa ne pensino del comportamento degli insegnanti nei confronti degli alunni cinesi. Fortunatamente, sembra che ciò che passa al di là della cattedra sia la positività degli atteggiamenti espliciti, e non la negatività di quelli impliciti. Nella seconda parte del video, si propone una rapida carrellata di interventi che, secondo la psicologia sociale, possono aiutarci ad arginare i nostri atteggiamenti impliciti. Il concetto chiave è quello di coinvolgere direttamente e profondamente la propria persona nella percezione della diversità. Entrare in contatto con persone ed eventi che contraddicono i nostri stereotipi può aiutarci a rendere meno categorica la nostra visione del mondo. Aumentare la consapevolezza sui nostri atteggiamenti e sulle loro conseguenze può dunque innescare un circolo virtuoso che, in ultima analisi, consentirà di creare una società meno appesantita dai pregiudizi etnici e linguistici.

 

                                

 

Con quest’ultimo video, la trilogia di interventi sulla discriminazione linguistica realizzata dal gruppo di ricerca dell’Università di Siena per il progetto ConcertAzioni – prof.ssa Silvia Calamai (scrittura e voce), dott.ssa Rosalba Nodari (scrittura e voce) e dott. Duccio Piccardi (scrittura, voce e regia) – volge al termine.

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