LABORATORIO IN CLASSE: CITTADINI SI DIVENTA 

Soggetto responsabile: Comune di Firenze (Laboratorio permanente per la Pace)

 

MOTIVAZIONI, OBIETTIVI, AZIONI

Percorsi sulla cittadinanza in cui si propone la sperimentazione di tecniche di partecipazione attiva. Introduzione di tematiche che invitano a un impegno diretto delle nuove generazioni al bene comune e a comportamenti democratici. Le proposte andranno a suggerire anche elementi di apertura verso il territorio che ci circonda. Gli incontri sono prevalentemente dimostrativi, per innescare nella classe delle pratiche cooperative e democratiche adeguate alla gestione dei conflitti, al problem solving e alla gestione partecipata della vita quotidiana a partire dalla classe e verso il proprio territorio.

Azione rivolta alla scuola da svolgersi in classe, in orario scolastico e in compresenza e in collaborazione con gli insegnanti.

 Le azioni proposte in questo laboratorio consistono momenti di attività cooperative adeguate alla costruzione di pratiche democratiche nella gestione della classe. Si promuovono esercizi che muovono le competenze sociali e il senso di appartenenza e responsabilità nei confronti della propria comunità.

La metodologia è quella dell’educazione attiva e cooperativa, della pedagogia interculturale volta alla valorizzazione di ogni diversità, al plurilinguismo, all’inclusione e alla costruzione di competenze di problem solving, gestione dei conflitti e educazione alla cittadinanza attiva.

Destinatario: la proposta è rivolta alle classi terze della scuola secondaria di primo grado P. Uccello e al corpo docenti coinvolto. Le attività si svolgeranno in orario scolastico e in compresenza con gli insegnanti

Periodo di attivazione e durata intervento Prima parte dell’anno scolastico, tra settembre e dicembre per tre anni consecutivi. Incontri di condivisione e co-progettazione con i docenti coinvolti, 2 incontri di 2 ore per ognuna delle 5 classi prime, documentazione e sistemazione delle attività svolte in schede di lavoro

Elementi di continuità L’idea consiste nel promuovere alcune pratiche di problem solving e gestione del conflitto che possano essere apprese dalla classe e dai docenti diventando abituali nella gestione delle dinamiche della classe.

Sostenibilità Le attività esemplificative previste in questo progetto entreranno a fare parte del materiale che il Laboratorio permanente per la Pace utilizzerà negli anni a venire nell’ambito della consulenza per sostenere gli insegnanti della scuola a un didattica innovativa e inclusiva

 

ATTIVITÀ SVOLTE NEL PRIMO ANNO DI PROGETTO 

L’azione ha coinvolto, nei mesi da febbraio a giugno 2019, gli alunni delle quattro classi terze della Scuola secondaria di primo grado Paolo Uccello (ICS Gandhi) per un totale di 24 ore in favore dei destinatari dell’intervento (tre incontri di 2 ore a classe).

Le attività si sono svolte  sulla base della seguente articolazione:
1)Una prima fase di riflessione condivisa sul tema della cittadinanza
2)Una seconda fase di lavoro di gruppo su tematiche inerenti la cittadinanza.

Il tema è stato particolarmente sentito dai partecipanti perché quasi la metà dei ragazzi delle classi non risulta cittadino italiano e potrà richiedere la cittadinanza italiana solo al compimento dei 18 anni.
La questione dell’essere cittadino ha portato il gruppo aula a riflettere sulla necessità di acquisire gli strumenti necessari per diventare membro attivo di una comunità.
La discussione ha fatto riflettere i partecipanti sulla nozione più ampia di cittadinanza, in quanto il cittadino è colui che ha delle responsabilità, fa delle scelte, partecipa alla vita della comunità, indipendentemente dallo status giuridico posseduto concretamente.

Per raggiungere l’obiettivo di dare concretezza al tema, i partecipanti sono stati condotti a lavorare da una parte sulle competenze relazionali, dall’altra su specifiche conoscenze utile per interpretare il mondo che ci circonda.
Il percorso di 3 incontri con le classi terze del progetto ConcertAzioni, a cura del Laboratorio permanente per la Pace, cerca di muoversi su ambedue i piani, utilizzando una metodologia cooperativa esplicita fin dall’inizio con l’intento di allenare le competenze relazionali (anche se solo simbolicamente, visto che si tratta di solo 3 incontri). Insieme con l’insegnante di riferimento è stata scelta poi una tematica di attualità, utile per porsi delle domande sul mondo odierno. Due delle insegnanti hanno scelto come tematica il lavoro minorile, altre due il tema delle migrazioni.

Riflessioni finali tema migrazioni:
Incrociando le storie del passato con quelle di oggi, i partecipanti hanno constatato che allora come ora il diverso spesso “fa paura”, suscita rifiuto e ostilità (anche quando il diverso eravamo noi). A conclusione del percorso, il tema della cittadinanza è stato ripreso dai ragazzi, che sono stati condotti a cercare di individuare azioni che possano contrastare la diffidenza e la paura della diversità. Le proposte sono state poi organizzate in una mappa di possibili azioni. Da notare che molti dei partecipanti hanno sottolineato l’importanza del “Fare insieme”.

Riflessioni finali tema lavoro minorile:
Individuazione delle strategie positive che possono essere messe in atto per contrastare lo sfruttamento del lavoro dei genitori e dei bambini. Sono emerse l’attenzione alla filiera di produzione, il mercato equo solidale, l’impegno contro il cambiamento climatico, il sostegno di progetti di sviluppo. Infine, i ragazzi in gruppi hanno elaborato dei fumetti che rappresentassero le proprie proposte.