Attività di sostegno allo studio
Soggetto responsabile: Comune di Firenze (Laboratorio permanente per la Pace in collaborazione con la cooperativa Il Pozzo)
MOTIVAZIONI, OBIETTIVI, AZIONI
Attività di sostegno allo studio e all’accompagnamento di quegli studenti che, su segnalazione delle insegnanti, risulteranno particolarmente a rischio di esclusione o di dispersione in quanto in difficoltà sul piano relazionale, scarsamente autonomi nello studio, poco inseriti nel gruppo classe e/o con forti lacune didattiche. Nella scuola di primo grado paolo Uccello sono presenti alunni di origini diverse che presentano in alcuni casi un disagio sociale personale e/o familiare oltre, per alcuni alunni di origine non italiana, la difficoltà a passare dalla lingua concreta della comunicazione alla lingua astratta dello studio. Il percorso scolastico per questi alunni presenta difficoltà che solo in parte possono essere superate nel lavoro in classe e necessitano di un momento di riflessione e condivisione esterno in piccolo gruppo.
Le azioni Oggetto dell’intervento sarà l’acquisizione di un metodo di studio iniziando dall’organizzazione e dalla gestione dei materiali didattici, la cura dei rapporti interpersonali a partire dall’interazione con i docenti, con le altre figure presenti nella scuola e fra pari, fino a raggiungere una sufficiente autonomia di gestione che permetta al ragazzo di partecipare alla vita di classe in modo sempre più sereno e costruttivo. L’intervento sarà articolato per piccoli gruppi in orario scolastico con attività di recupero esterne alla classe di appartenenza ma concordate e supervisionate nei contenuti dai docenti di riferimento. Non si esclude la possibilità di lavorare in alcuni momenti direttamente in classe in affiancamento al docente.
La metodologia l’approccio dell’intervento è di tipo laboratoriale e utilizza la metodologia cooperativa. La metodologia dell’intervento è volta anche a valorizzare il plurilinguismo presente nel gruppo dei partecipanti. Le tecniche e i materiali utilizzati prendono spunti dalla glottodidattica dei linguaggi disciplinari (italiano lingua veicolare dei termini e contenuti disciplinari),
Destinatario: la proposta è rivolta agli studenti italofoni e di lingue straniere segnalati dai docenti della scuola secondaria di primo grado Paolo Uccello e in modo indiretto al corpo docenti stesso. Il numero di studenti previsto è di massimo 8. Gli incontri si svolgeranno in orario scolastico.
Periodo di attivazione e durata intervento Inizio dell’anno scolastico, tra settembre e novembre, durata di almeno 10 settimane per tre anni consecutivi. Incontri di condivisione e co-progettazione con i docenti coinvolti, almeno due incontri all’anno.
Elementi di continuità L’azione descritta è portata avanti dal soggetto proponente e dai soggetti attuatori da più di 10 anni con una costante collaborazione con la scuola secondaria di primo grado Paolo Uccello (I.C. Gandhi). L’azione può contare quindi su una prassi consolidata di progettazione condivisa e di conduzione del laboratorio con gli studenti. Nel tempo l’azione ha prodotto pubblicazioni didattiche e di racconto di esperienze didattiche di successo oltre a risultati positivi in termini di successo scolastico degli alunni coinvolti.
Sostenibilità L’azione negli anni è stata in parte sostenuta dal Comune di Firenze dal quartiere 5 in termini di investimento politico ed economico, tale investimento garantisce la possibilità di sostenere la prosecuzione dell’azione descritta oltre i termini temporali e di finanziamento del bando.
ATTIVITÀ SVOLTE NEL PRIMO ANNO DI PROGETTO
L’azione ha coinvolto alunni delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado Paolo Uccello (ICS Gandhi) nei mesi di novembre e dicembre 2018. La proposta coinvolge 16 studenti italofoni e non italofoni segnalati dai docenti della scuola secondaria di primo grado Paolo Uccello.
. Nella scuola di primo grado Paolo Uccello sono presenti alunni di origini diverse che presentano in alcuni casi un disagio sociale personale e/o familiare oltre, per alcuni alunni di origine non italiana, la difficoltà a passare dalla lingua concreta della comunicazione alla lingua astratta dello studio. Il percorso scolastico per questi alunni presenta difficoltà che solo in parte possono essere superate nel lavoro in classe e necessitano di un momento di riflessione e condivisione esterno in piccolo gruppo.
Le azioni oggetto dell’intervento sono l’acquisizione di un metodo di studio iniziando dall’organizzazione e dalla gestione dei materiali didattici, la cura dei rapporti interpersonali a partire dall’interazione con i docenti, con le altre figure presenti nella scuola e fra pari, fino a raggiungere una sufficiente autonomia di gestione che permetta al ragazzo di partecipare alla vita di classe in modo sempre più sereno e costruttivo. L’intervento è articolato in 3 piccoli gruppi di 5 o 6 ragazzi ciascuno in orario scolastico con attività di recupero esterne alla classe di appartenenza ma concordate e supervisionate nei contenuti dai docenti di riferimento. Gli incontri si svolgono in orario scolastico per un totale di 5 settimane.
La metodologia l’approccio dell’intervento è di tipo laboratoriale e utilizza la metodologia cooperativa. La metodologia dell’intervento è volta anche a valorizzare il plurilinguismo presente nel gruppo dei partecipanti. Le tecniche e i materiali utilizzati prendono spunti dalla glottodidattica dei linguaggi disciplinari (italiano lingua veicolare dei termini e contenuti disciplinari).